UN CENTRO DI QUIETE

Appartamento con area benessere a Roma

La creazione di un paesaggio interno, con tensioni prospettiche, terminali visivi, tempi di attesa e di percorrenza, luoghi di arrivo. La wb-gallery sembra attraversare l'interno, assorbendo la spinta dinamica che arriva dall'apertura del balcone e proiettandola all'estremo opposto, sugli alberi del viale. La trasversalità della wb-gallery, come elemento di arrivo e scenario prospettico, è controbilanciata e preparata dalla lunga percorrenza della gallery longitudinale, vero elemento emozionale dell'interno: prepara all'evento principale, attraverso una sequenza di altri spazi, con ritmi e tempi lenti, incrociando e determinando altri eventi. E' il percorso iniziatico che consente quel processo di decantazione, di decompressione, necessario al godimento dell'evento clou della casa.

La Well-Being Gallery viene determinata dalla possibilità dell'attraversamento trasversale dell'intero appartamento, anzi dell'intero corpo di fabbrica dell'edificio: questo genera una tensione notevole all'interno e contemporaneamente una forte proiezione verso l'esterno, proprio perché consente una sorta di controllo simultaneo di due spazialità diverse. La posizione alta dell'appartamento, inoltre, consente di guardare al di là delle cime degli alberi e questo crea uno stato di sospensione e di galleggiamento sull'intera città.


La Well-Being Gallery, però, è e deve rimanere una sorta di luogo altro rispetto alla "concretezza" delle situazioni contingenti.


Nelle elaborazioni iniziali era stata indicata una particolare caratterizzazione della parete di fondo, evidenziata da una linea luminosa verde brillante: questa indicava la necessità della creazione di un forte terminale prospettico, sorta di fondale scenico, che potesse assumere una esplicita valenza materica, resa evidente dall'uso strategico di luci radenti.


Concepiamo la ricerca del benessere come ricerca dell'essenza della materia e degli elementi naturali: pietra, acqua, vegetazione, aria, fuoco... Ricerca e contatto fisico con gli elementi primari, nella loro più pura e dichiarata essenzialità materica. Che questa ricerca passi attraverso processi complessi ed estremamente sofisticati, fa parte di quel paradosso che da sempre caratterizza la "ricerca del vero".


La Well-Being Gallery riceve, quindi, due spinte contrapposte, determinate e caratterizzate da elementi diversi: la connessione trasversale di aria e di luce generata dalla messa in relazione delle due aperture e la spinta materica verso l'interno indotta dalla parete di fondo. Due tensioni "portatrici" entrambe di elementi naturali, ma di essenza contrapposta: la prima, portatrice di aria e luce, la seconda portatrice di pietra, di acqua, di fuoco. La vegetazione sarà il trait d'union.


La natura irrompe nell'appartamento.


Immaginiamo, allora, la parete di fondo come un "evento scultoreo": una serie di volumi materici che irrompono all'interno dell'appartamento.

La parete materica era già stata pensata come scenario astratto. Attraverso un gioco di specchi e luci veniva staccata completamente dal suo sfondo. Rimaneva, però, pur sempre una parete (nel senso di bidimensionalità).


Immaginiamo, invece, di dare profondità a questo fondale, come se esso costituisse la parte visibile di una serie di volumi che irrompono nella casa. L'uso di uno stesso materiale di rivestimento (pietra scura) sia nelle parti orizzontali che nelle verticali produrrà l'effetto tridimensionale: sembreranno estrusioni orizzontali (di diversa dimensione e profondità) di una sorta di eruzione lavica che irrompe nell'appartamento da chissà dove, trascinando con sé gli elementi naturali: acqua (doccia, vasca), calore (hammam), fuoco (camino/stufa)... e va poi ad incontrare altri elementi naturali, come il verde (che entra dal balcone), la luce e l'aria.

I volumi, così individuati, saranno i portatori degli elementi naturali all'interno della casa.


Il senso profondo di un tale concept è l'irruzione della natura all'interno di un appartamento, sorta di implosione degli elementi stessi, restituendo a chi lo vive una dimensione di naturalità e di benessere.


Il cerchio si chiude: "Ubi erat silva et umbra nunc vita e amore" ora ritornano anche "silva et umbra".





LOCALIZZAZIONE

Viale delle Province, Roma


TIPOLOGIA

ristrutturazione


DATI TECNICI

superficie: mq. 120

piani: unico livello


DATE

progetto: 2010-2011

realizzazione: 2011-2012


COMMITTENTE

privato




MONOSTUDIO

Progetto

Interior design

Progetto esecutivo

Particolari costruttivi

Direzione artistica


INCARICO

diretto


calcoli strutturali: Amedeo Figliolini

collaboratrice: Serena Meini

foto: Francesco Scipioni

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